Se hai perso il lavoro e pensi di metterti in proprio aprendo una Partita IVA, potresti considerare la possibilità di richiedere la NASpI anticipata 2025. In pratica, si tratta di un aiuto che ti permette di ricevere in un’unica soluzione tutte le mensilità della disoccupazione che ti spettano, invece di prenderle mese per mese. Dunque, l’INPS ti paga in anticipo l’importo restante della NASpI, dandoti così subito una somma che puoi usare per avviare una nuova attività indipendente.
Insomma, questa opportunità è pensata per chi, trovandosi senza lavoro, vuole cominciare una propria impresa senza rinunciare al sostegno economico che avrebbe ricevuto mese per mese con la NASpI. Quindi, se hai intenzione di aprire una Partita IVA, riceverai l’intero importo delle mensilità che ti spettano in un’unica volta, così da avere liquidità immediata per iniziare la tua attività.
Nel 2025, per poter richiedere la NASpI anticipata, devi essere disoccupato e avere diritto alla NASpI. Inoltre, è necessario che tu apra una nuova attività autonoma, come ad esempio una Partita IVA. L’importo che ti verrà anticipato è quello delle mensilità di disoccupazione che restano ancora da ricevere. Una volta ricevuto il pagamento anticipato, potrai utilizzarlo per avviare la tua attività. Di seguito vediamo che cos’è la NASpI anticipata, a chi spetta, quanto ammonta, quali sono i requisiti e come richiederla correttamente nel 2025.
Che cos’è la NASpI Anticipata?
La NASpI anticipata consiste nel ricevere in anticipo, in un’unica soluzione, l’intero importo della NASpI che ti spetterebbe normalmente mese per mese. In pratica, quindi, ottieni subito tutte le mensilità che non hai ancora ricevuto.
Puoi richiedere questa opzione se hai perso il lavoro e hai diritto alla NASpI, però se decidi di iniziare un’attività autonoma, ad esempio aprendo una Partita IVA o entrando in una società, hai la possibilità di chiedere il pagamento in un’unica soluzione.
A chi spetta la NASpI Anticipata?
L’anticipo sulla NASpI spetta a quei lavoratori disoccupati che hanno i requisiti per ricevere la NASpI (vedremo fra poco quali sono) e che scelgono di avviare una nuova attività lavorativa autonoma. Insomma, hai diritto alla NASpI anticipata se, dopo aver perso il lavoro, ti trovi in una delle seguenti situazioni principali:
- Apri una Partita IVA come lavoratore autonomo (libero professionista, anche con iscrizione a un albo o a una cassa professionale).
- Inizi un’attività d’impresa individuale (per esempio commerciale, artigianale o agricola).
- Diventi socio lavoratore in una cooperativa, sottoscrivendo una quota del capitale sociale.
- Avevi già un’attività autonoma quando eri dipendente ed ora vuoi svilupparla a tempo pieno dopo la fine del contratto di lavoro.
- Costituisci una società unipersonale (Srl, Spa, Srls in cui sei l’unico socio) per avviare il tuo business.
- Enti in società di persone o di capitali (snc, sas, Srl, ecc.) dove il reddito del socio è fiscalmente considerato reddito d’impresa.
Però, è importante ricordare che la NASpI anticipata spetta solo a chi perde involontariamente il lavoro (licenziamento o scadenza del contratto) e intende usare la disoccupazione come “bonus” per intraprendere un’attività autonoma.
Quanto ammonta la NASpI Anticipata?
Dunque, l’assegno di NASpI anticipata è la somma delle mensilità che non hai ancora ricevuto quando fai la richiesta. Sarà l’INPS a calcolare l’importo preciso che ti spetta, in base ai contributi che hai versato e alle settimane residue di NASpI.
Per esempio, diciamo che hai diritto a 10 mesi di NASpI, ma non hai ricevuto nulla fino a quel momento. In questo caso, l’anticipo sarà grosso modo l’importo di quei 10 mesi. Però, se hai già ricevuto, per esempio, 2 mensilità, e poi decidi di richiedere l’anticipo aprendo una Partita IVA, riceverai in un’unica soluzione solo le mensilità che non hai ancora percepito, cioè le 8 mensilità rimanenti.
- Non esiste un massimo fisso per tutti: l’importo dipende dalla tua situazione contributiva e retributiva.
- Ogni anno, la NASpI normale stabilisce un massimale mensile.
- Nel 2025, il limite mensile di NASpI sarà di circa 1.562,82 € al mese, come ha deciso l’INPS.
In altre parole, se una persona ha diritto a 24 mesi di NASpI all’importo massimo, l’anticipo potrebbe superare i 37.000 euro lordi in totale.
NASpI Anticipata: Requisiti
Dunque, per richiedere la NASpI anticipata, devi soddisfare i seguenti requisiti:
- Disoccupazione involontaria: Devi aver perso il lavoro senza tua volontà (licenziamento, dimissioni per giusta causa, scadenza del contratto a termine).
- Requisiti contributivi: Devi aver accumulato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la disoccupazione.
- Requisiti lavorativi: Devi aver lavorato almeno 30 giorni nei 12 mesi precedenti la disoccupazione.

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Chi non ha diritto alla NASpI Anticipata?
Insomma, non puoi ottenere la NASpI anticipata in questi casi principali:
- Nessuna attività autonoma: Se non avvii una tua attività (come una Partita IVA), non puoi ottenere l’anticipo.
- Dimissioni volontarie senza giusta causa: Se lasci il lavoro senza un motivo grave, non hai diritto all’anticipo. Se non hai almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni o non hai lavorato per almeno 30 giorni nell’ultimo anno
- Lavoro non coperto dalla NASpI: Alcuni lavoratori, come quelli delle Pubbliche Amministrazioni o gli operai agricoli, non hanno diritto alla NASpI.
- Mancanza di requisiti contributivi: Se non hai abbastanza contributi o non hai lavorato un certo numero di giorni, la tua richiesta di NASpI verrà respinta.
Naspi anticipata partita iva 2025
Dunque, se desideri ottenere l’anticipo NASpI nel 2025 e aprire una Partita IVA, ci sono alcuni passaggi da seguire:
- Perdere il lavoro involontariamente
Devi diventare ufficialmente disoccupato con diritto alla NASpI. Per farlo, è necessario che tu rientri nei requisiti, come licenziamento o fine del contratto. - Fare la domanda di NASpI ordinaria (mensile)
La domanda deve essere fatta online sul sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure tramite un patronato.- La domanda va presentata entro 68 giorni dalla cessazione del contratto.
- Questa domanda è fondamentale perché solo chi è già beneficiario della NASpI può richiedere l’anticipo.
- Aprire la Partita IVA
Devi aprire la Partita IVA subito dopo aver presentato la domanda di NASpI. Puoi avviare la tua attività autonoma anche il giorno stesso o poco dopo aver fatto richiesta della NASpI mensile.- Se non hai ancora la Partita IVA, devi aprirla prima di chiedere l’anticipo.
- È consigliabile farlo il prima possibile, dato che la richiesta di anticipo va inviata entro 30 giorni dall’apertura dell’attività.
- Preparare la documentazione
Devi raccogliere la documentazione che dimostra l’avvio della tua attività, come la ricevuta dell’Agenzia delle Entrate per l’apertura della Partita IVA o l’iscrizione alla Camera di Commercio per la tua ditta individuale.- Questa documentazione va allegata alla domanda di anticipo.
- Presentare la domanda di NASpI anticipata all’INPS
La domanda di anticipo deve essere presentata entro 30 giorni dall’apertura della Partita IVA.- Se apri la Partita IVA dopo il licenziamento, il termine di 30 giorni parte dalla data di apertura.
- Se la Partita IVA era già aperta prima del licenziamento, il termine di 30 giorni parte dalla presentazione della domanda NASpI.
Per inviare la domanda di NASpI anticipata, utilizza il servizio online sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure puoi rivolgerti a un patronato o chiamare il Contact Center INPS.
Come farsi licenziare per prendere la NASpI nel 2025?
Molti si chiedono se sia possibile “farsi licenziare” apposta per poter accedere alla NASpI e magari ottenerne l’anticipo. Dunque, vediamo alcuni scenari reali, senza incitare a comportamenti scorretti. Se sei ancora occupato, ma desideri avviare un’attività e usufruire della NASpI, hai due strade legittime che puoi percorrere:
- Aspettare la scadenza del contratto o un licenziamento effettivo: Se hai un contratto a tempo determinato vicino alla scadenza, la cosa più semplice e corretta è aspettare che il contratto arrivi al termine. La cessazione per scadenza ti darà automaticamente diritto alla NASpI, poiché si considera disoccupazione involontaria.
- Dimissioni per giusta causa: Se ci sono motivi seri che rendono impossibile continuare a lavorare (come gravi mancanze da parte del datore di lavoro), puoi dare dimissioni per giusta causa. In questo caso, la legge considera le dimissioni come un licenziamento ai fini del diritto alla NASpI.
Alcuni lavoratori pensano di provocare un licenziamento disciplinare, ad esempio violando intenzionalmente le regole aziendali, pur di essere licenziati e ricevere la NASpI. Ecco, questo approccio è fortemente sconsigliato. Infatti, oltre alle implicazioni etiche, non c’è certezza che il datore di lavoro decida effettivamente di licenziarti per quel motivo (potrebbe applicare solo sanzioni minori). Inoltre, rischi di danneggiare i tuoi rapporti professionali e il tuo curriculum.
Quando si può chiedere la NASpI anticipata?
Quando va presentata la domanda di NASpI anticipata? Questo è un punto fondamentale: ci sono delle scadenze precise da seguire, altrimenti perdi il diritto all’anticipo. Le regole sono queste:
- Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma (o impresa, o sottoscrizione di quota in cooperativa). Il conteggio dei 30 giorni parte dal momento esatto in cui inizi la nuova attività.
- Per esempio, se apri la Partita IVA il 1° febbraio 2025, avrai tempo fino al 3 marzo 2025 per inviare la domanda di NASpI anticipata.
- Se l’attività autonoma era già cominciata durante il rapporto di lavoro poi cessato (cioè, facevi già un secondo lavoro mentre eri dipendente), allora la domanda di anticipazione va presentata entro 30 giorni dalla data in cui hai presentato la domanda di NASpI ordinaria.
- In pratica, questo significa che: se vieni licenziato (o scade il contratto) – presenti la domanda di NASpI mensile – e da quel momento hai 30 giorni per chiedere l’anticipo, dato che l’attività era già avviata.
In sintesi, hai 30 giorni di tempo dalla partenza del tuo business (o dalla domanda NASpI, se il business esisteva già). Questo periodo è fisso. Se lasci passare più di 30 giorni, perdi la possibilità di ottenere l’anticipo e dovrai accontentarti della NASpI mensile.
NASpI e Partita IVA: attenzione al limite di reddito
Parliamo ora di un tema legato alla compatibilità tra la NASpI e la Partita IVA, se non chiedi l’anticipo. Dunque, ti starai chiedendo: “Cosa succede se apro una Partita IVA, ma continuo a prendere la NASpI ogni mese?”.
In effetti, la legge stabilisce dei limiti precisi sul reddito che puoi guadagnare. Se durante la disoccupazione apri una Partita IVA e scegli di mantenere la NASpI mensile (senza anticipo), puoi farlo solo se i tuoi guadagni da lavoro autonomo rimangono sotto un certo importo. In pratica:
- Devi comunicare all’INPS il tuo reddito annuo presunto dalla nuova attività, entro 30 giorni dall’apertura della Partita IVA. Questa comunicazione va fatta tramite il modello NASpI-COM (telematicamente).
- Il reddito previsto dalla Partita IVA deve essere inferiore a circa 5.000 € all’anno. Più precisamente, il limite è 4.800 € di reddito annuo da lavoro autonomo.
- Questo limite corrisponde, più o meno, a 5.500 € di fatturato lordo per chi è in regime forfettario, considerando che dal fatturato si deducono forfettariamente i costi. Quindi, 4.800 € di guadagno netto si equivalgono a circa 5.500 € di ricavi lordi per molte attività.
Comunque, anche se rispetti il limite di 4.800 € all’anno, la NASpI mensile verrà comunque ridotta. Infatti, l’importo del sussidio verrà abbassato di un ammontare pari all’80% del reddito che hai dichiarato.
Ad esempio, se prevedi un reddito di 4.000 € all’anno (sotto la soglia), la tua NASpI totale dell’anno verrà ridotta di 3.200 € (l’80% di 4.000 €), e questa somma sarà distribuita sulle mensilità. Questo sistema serve a evitare che tu possa ricevere sia il reddito dalla Partita IVA che la NASpI senza alcuna riduzione.
NASpI Anticipata 2025: come richiederla
Prima di tutto, devi verificare se possiedi i requisiti necessari per ottenere la NASpI. Questi includono la disoccupazione involontaria, i contributi giusti e il fatto che la domanda vada presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma.
Una volta che hai perso il lavoro, devi subito presentare la domanda per la NASpI ordinaria. Puoi farlo online sul sito INPS, chiamando il call center oppure rivolgendoti a un patronato. Senza questa domanda, non potrai fare richiesta per l’anticipo. Successivamente, dovrai aprire la Partita IVA o avviare la tua attività imprenditoriale. Se necessario, iscriviti alla Camera di Commercio o agli Albi professionali. Assicurati di conservare tutte le prove che attestano la data in cui hai iniziato.
Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, devi inoltrare la domanda per l’anticipo NASpI. Il modo migliore per farlo è tramite il servizio online sul sito INPS, nella sezione “Servizi per il cittadino“. Se preferisci, puoi rivolgerti ad un patronato che farà la richiesta per te, oppure chiamare il Contact Center INPS per ottenere assistenza.
Nella domanda, dovrai indicare che richiedi l’anticipo come incentivo per l’autoimprenditorialità. Inoltre, dovrai inserire tutte le informazioni richieste, come la data di apertura della Partita IVA e il tipo di attività che hai intrapreso. Allegare i documenti necessari è fondamentale, come la ricevuta dell’apertura della Partita IVA o la certificazione di iscrizione all’albo professionale.
Una volta compilata la domanda, inviala online. Riceverai un numero di protocollo, che dovrai conservare (puoi anche stamparlo come ricevuta). A questo punto, l’INPS prenderà in carico la tua richiesta.
L’INPS esaminerà la tua domanda e verificherà che tu abbia tutti i requisiti e la documentazione necessaria. Se tutto è corretto, la domanda verrà approvata. In caso contrario, ti verranno richiesti ulteriori documenti. Puoi seguire l’andamento della tua domanda attraverso la sezione MyInps.
Una volta approvata la domanda, l’INPS procederà al pagamento dell’importo anticipato direttamente sul tuo IBAN. Non c’è una data fissa per il pagamento, ma riceverai una comunicazione. Solitamente, l’accredito avviene in un’unica soluzione sul conto bancario che hai indicato.
NASpI anticipata: Importo massimo
Il massimo importo che si può ottenere con la NASpI anticipata dipende dal diritto individuale, quindi non c’è un “plafond” fisso per tutti. Diciamo che si può calcolare un limite teorico, considerando che la NASpI si basa sulla retribuzione media mensile del lavoratore, con un massimale che cambia ogni anno.
Per il 2025, il limite massimo di retribuzione mensile è di circa 1.436,61 €, il che comporta un assegno NASpI massimo di 1.562,82 € al mese. Quindi, nessuno può ricevere più di 1.562,82 € al mese, anche se guadagnava di più.
Se la durata massima della NASpI è di 24 mesi (due anni), possiamo fare un calcolo teorico del massimo anticipo:
1.562,82 € * 24 mesi = 37.507,68 € lordi.
Comunque, nella realtà, pochi arriveranno a questo massimo, infatti la maggior parte delle persone riceve importi inferiori. Questo accade perché, generalmente, avevano stipendi più bassi. Ad esempio, se la NASpI mensile è di 1.000 € e la durata è di 12 mesi, l’anticipo sarà intorno ai 12.000 € lordi. Se invece la NASpI è di 600 € per 18 mesi, l’anticipo sarà circa 10.800 € lordi, e così via.
FAQ sulla NASpI anticipata
Non è necessario aprire subito la Partita IVA al momento del licenziamento, ma è importante farlo prima di richiedere la NASpI anticipata. In pratica, il processo corretto da seguire è il seguente: prima perdi il lavoro, poi presenti la domanda per la NASpI ordinaria, successivamente apri la Partita IVA o comunque avvii l’attività autonoma, e infine puoi presentare la domanda per l’anticipo.
Il termine è di 30 giorni. Dunque, bisogna completare tutto entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, nel caso in cui questa venga avviata dopo la disoccupazione.